Arbusto sempreverde originario dell’Asia e dell’Europa mediterranea, molto ornamentale, apprezzato anche per le sue foglie aromatiche, è molto diffuso nelle nostre zone litoranee e nelle boscaglie a macchia mediterranea.
Descrizione
(Myrtaceae)
Arbusto sempreverde originario dell’Asia e dell’Europa mediterranea, molto ornamentale, apprezzato anche per le sue foglie aromatiche, è molto diffuso nelle nostre zone litoranee e nelle boscaglie a macchia mediterranea. Più compatto ed eretto del mirto comune, ha portamento tondeggiante e denso, con un’altezza che può andare dai 40 centimetri ai 2,5 metri. Ha il tronco ramificato con una corteccia bruno-rossastra, che si sfalsa in squame; le foglie, profumate e lucide, di colore verde scuro, sono di forma lanceolata e crescono opposte sul fusto senza picciolo.
In estate produce fiori bianchi solitari molto profumati, formati da 5 petali e con stami leggermente sporgenti, seguiti dai frutti costituiti da bacche bluastre, dalla cui macerazione si ricava un liquore di colore rosso molto digestivo.
Il myrtus tarentina viene utilizzato molto per la formazione di siepi o in composizioni con altri arbusti.
Esposizione
Coltivare queste piante in luogo molto luminoso, dove ricevano almeno alcune ore di sole diretto. Si possono coltivare facilmente in giardino per tutto l’arco dell’anno. Sopportano senza problemi il freddo, anche se si raggiungono temperature minime molto rigide.
Irrigazione
Si consiglia di annaffiare queste piante solo quando il terreno è perfettamente asciutto, in genere ogni 2-3 settimane, evitando gli eccessi. Nel periodo invernale fornire irrigazione solo occasionalmente, anche ogni 30 giorni. Le piante adulte restistono abbastanza bene alla siccità.
Terreno consigliato
Questi arbusti prediligono un terreno soffice e profondo, acido o sub-acido, ma molto ben drenato.
Concimazione
Concimare frequentemente, ogni 3-4 mesi, con del concime granulare a lenta cessione da mescolare al terriccio alla base delle piante. In primavera sono consigliate concimazioni ricche di azoto e potassio, per favorire lo sviluppo di nuova vegetazione e di fiori.
Malattie
Il clima primaverile, con un elevato sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne e piogge abbastanza frequenti, può favorire lo sviluppo di malattie fungine, che vanno trattate preventivamente con un fungicida sistemico, da utilizzare prima che le gemme ingrossino eccessivamente; a fine inverno si consiglia anche un trattamento insetticida ad ampio spettro, per prevenire l’attacco di afidi, acari e cocciniglie.
Ø Vaso cm.
Circonferenza cm.
Altezza cm.